09 gennaio 2007

Il paradosso di Olbers

Ieri sera la domanda da 300.000 euro a "Chi vuol essere milionario?" recitava : cosa riguarda il paradosso di Olbers?
La risposta (che sapevo.....magari fossi stato lì io!!!) è il cielo stellato , infatti riguarda il perchè tante stelle riempiono il nostro cielo di notte ma non riescono ad illluminarlo.

Ecco una breve spiegazione di questo simpatico ma affascinante paradosso.

Guardando il cielo notturno, vediamo un'immensa distesa buia, punteggiata qua e là di stelle e nebulose. Tutto questo non ha mai sorpreso nessuno, fino a quando, nel 1823, l'astronomo tedesco Olbers formulò quello che prese il nome di "paradosso di Olbers". A quell'epoca si credeva che l'universo fosse statico, infinito ed uniformemente popolato di stelle. In queste ipotesi, Olbers si chiese come mai non si vedono stelle in ogni direzione: il cielo dovrebbe apparirci brillante come la superficie del Sole, in qualsiasi punto.
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QUALE E' LA SOLUZIONE?
-Per spiegare questo paradosso sono state proposte molte teorie: quella più accettata è che l'Universo ha un'età finita, intorno ai 15 miliardi di anni. Questo significa che noi possiamo vedere solo le sorgenti luminose che si trovano a meno di 15 miliardi di anni luce da noi. La luce delle stelle più lontane di così non ha ancora fatto a tempo a raggiungere il nostro occhio e non può quindi contribuire a rendere luminoso il cielo.

- Un altro effetto interviene nel fenomeno: l'Universo si sta espandendo, e le galassie si allontanano da noi tanto più velocemente quanto più sono lontane. Per effetto Doppler, la loro radiazione ci arriva spostata verso le lunghezze d'onda maggiori, invisibili ai nostri occhi( il famoso spostamento verso il rosso).

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