21 novembre 2007

Derby italiano in NBA, io c'ero!

Domenica 19 Novembre Toronto

Dopo la colazione ci dirigiamo all’Air Canada Center, 2 ore prima del match.
Entriamo grazie al Pass Media che ci da la possibilità di accedere a qualsiasi zona del palazzo.
Oggi è l’Italia Day, 10.000 pupazzi con il testone di Andrea sono distribuiti all’ingresso, nell’Arena suona musica italiana e i Raptors giocano con la stessa canotta utilizzata a Roma, con il tricolore ai lati.
Le squadre sono già in campo per il riscaldamento e mentre aspettiamo per potere fare le foto assieme a Bargnani e Belinelli conosco due simpatici personaggi: il fotografo dei raptors che mi chiede che fini ha fatto esposito, e un signore argentino che si spaccia per zio di Scarone…
Ci chiamano al centro del campo per le foto, una delle quali è poi uscita sulla Gazzetta di Lunedì.
Sia Andrea che Marco sono molto tesi e concentrati, sentono l’evento e la partita che per motivi diversi è fondamentale per entrambe le squadre.
Ci salutiamo con un abbraccio e un sentito in bocca al lupo! Go Raptors!!


E’ arrivato il momento di accomodarmi e attendere l’inizio del match.
Partono gli inni canadese e americano, a seguire la presentazione delle squadre: Marco è in panchina senza dubbi ma data l’assenza di Nesterovic Andrea potrebbe essere in quintetto.
Tra un tripudio di luci, fuochi, musiche e ballerine vengono presentati i Raptors, ma purtroppo è Maceo Baston l’uomo scelto da Sam Mitchell per completare il quintetto con Ford, Parker, Moon e Bosh.
Partono male i Raptors, sotto anche di 10, grazie ai canestri dei tiratori dei Warriors.
Golden State : squadra che fa del corri e tira il proprio punto di forza, Marco racconta che coach Don Nelson decide i pochi schemi solo poco prima della partita.
Verso la fine del primo quarto un boato accoglie in campo il Mago!
Subito fallo in attacco, la voglia di spaccare il match è tanta, ma alla prima palla utile Andrea spara la bomba!!
E’ buono l’impatto del Mago sul match che segna 8 punti nella prima metà della partita, secondo solo a uno stratosferico Ford con 21.
E’ nel secondo quarto che si incontrano in campo per la prima volta due giocatori italiani in NBA, Belinelli entra ed ha subito un ottimo tiro dall’arco, ma è corto.
Pochi minuti e poco coinvolgimento nel gioco per lui e prima dell’intervallo Nelson lo richiama in panchina dove resterà fino alla fine del match.
Partita punto a punto, con da una parte il solo Ford a far canestro e dall’altra buone prove da Biedrins e Jackson.
Il secondo tempo del mago non è brillantissimo, con qualche disattenzione di troppo in difesa e Sam Mitchell decide di affronare le parti decisive della partita con Bargnani in panchina, preferendo usare Moon da 4 e Delfino da 3.
Chi decide la partita è forse il miglior talento in campo: Baron Davis, che si risveglia nell’ultimo quarto e guida i suoi al successo.
Dall’altra parte tutti i tiri importanti sono sbagliati, anche perché presi da Moon e Delfino, forse non i più adatti ad assumersi la propria responsabilità.


I Golden State Warriors di Marco Belinelli vincono la loro seconda gara consecutiva imponendosi ai Toronto Raptors 106-100. Per Belinelli 4' con 0 punti e 0/2 dal campo. Buona invece, la prova di Andrea Bargnani, secondo realizzatore dei Raptors con 12 punti in 19', con 5/10 dal campo, 1/2 da tre e 3 rimbalzi.
I raptors potevano vincere, tirando un po’ meglio dall’arco dove sono stati disastrosi, difendendo più duro e magari affidandosi a un play vero, Calderon, e non a un accentratore di gioco, Ford, alla ine del match.
Discutibili alcune scelte di Mitchell sulla rotazione degli uomini e sulla scelta di utilizzare la difesa a zona fin dall’avvio del match.
Finito il match ci dirigiamo negli spogliatoi: entro in quello dei warriors dove Tranquillo sta intervistando Marco, contento per la vittoria e forse un po’ meno per i pochi minuti sul parquet.
I Warriors escono in fretta dal palazzo, li attende un volo per New York, giusto il tempo per salutare Belinelli e vedere da vicino Don Nelson e Baron Davis.
Ora attendiamo l’uscita di Andrea dagli spogliatoi, l’attesa è lunga anche perché l’umore è basso.
I primi a uscire sono Bosh e Moon, con espressioni che ottimamente esprimono il loro stato d’animo.
Arriva Ghearardini a salutarci, un in bocca al lupo per la stagione è scontato, e lui si allontana sorridendomi e dicendo di averne proprio bisogno in questo momento.
Dopo l’intervista di Tranquillo esce dagli spogliatoi il Mago, anche loro oggi partono destinazione Dallas, lo saluto ringraziandolo per questo weekend, ci salutiamo con un abbraccio e mi allontano salutandolo con “alla prossima Mago”.

Peccato per la sconfitta, ma il weekend è stato meraviglioso.
Primo Derby italiano in NBA, io c’ero.
Il prossimo: a Marzo in California…quasi quasi…

20 novembre 2007

Weekend col mago – Parte Prima

Venerdì 16 Novembre Aeroporto di Bologna.

Incontro i miei primi compagni di viaggio: Francesco, lui sta con Belinelli, Alessandro, il nostro accompagnatore Nike, Paolo & Paolo, gli uomini-video.
Viaggio lunghissimo via Amsterdam per Toronto, arriviamo stanchi ma carichi per il weekend da sogno nella città dei Raptors.

Sabato 17 Novembre Toronto

Colazione in hotel e primo incontro con il resto della spedizione italiana a Toronto:
Flavio Tranquillo, la voce del basket italiano
Luca Chiabotti, giornalista della Gazzetta
Claudio Limardi, altra firma importante del basket
Nicola, l’uomo Nike che segue in prima persona il Mago e Beli
Mike, il nostro fotografo, direttamente da San Francisco
Matteo, altro responsabile di Nike Italia.
Si parla insieme di basket italiano e ci arriva dall’Italia la notizia dell’infortunio a Bulleri, alla quale Tranquillo reagisce pronosticando una possibile retrocessione

La prima meta del nostro viaggio canadese è il Nike-Store dove ci diamo allo shopping.
Subito dopo ci spostiamo all’Air Canada Centre, la casa dei Toronto Raptors.
Ci viene concesso solo il tempo di ammirare il palazzo, al centro del quale troneggia il campo da hockey montato per il match di NHL della serata, e ci dirigiamo nella palestra, posta sempre all’interno del centro, dove i Raptors si stanno allenando.
Entro.
E’ un sogno: davanti a me ci sono il Mago, Bosh, TJ Ford, Garbajosa, Delfino, Nesterovic, Parker, Moon, Calderon, Kapono e tutti gli altri che si stanno allenando.
La seduta è ormai al termine, quasi tutti si stanno dedicando al tiro.
Flavio Tranquillo inizia ad intervistare gli “italiani” di Toronto per avere una impressione sulla stagione di Bargnani: Rasho, Jorge e Carlos…ne approfitto per scambiare due battute con loro e per potere scattare 2 foto.
Finalmente mi viene presentato il mago: Ciao Andrea! Ciao Gianluca! Wow
Il mago va a farsi una meritata doccia…nel frattempo la palestra si è svuotata…prendo una palla e inizio a fare qualche tiro…metto anche una bomba…per qualche minuto mi sento come un vero campione NBA.
Andrea torna, lo attendono alcune foto e riprese per scopi pubblicitari: c’è bisogno di qualcuno che stia sotto canestro e gli passi la palla…è un compito che svolgo molto volentieri.
Ci salutiamo, appuntamento a cena.


Usciamo dalla palestra e ci dirigiamo verso l’ufficio di Gherardini: il mitico general manager dei Raptors ci mostra il suo ufficio e la presidenza di Toronto e ci spiega un po’ come funziona una squadra NBA.
Interessantissimo il tour e gentilissimo Maurizio Gherardini, non a caso ha lavorato a Treviso ed è anche un romagnolo doc, from Forlì.
Pranzo e poi giretto per Toronto, tra il lago Ontario, i grattacieli, la CN Tower e i centri commerciali.
La sera ci attende l’incontro ufficiale, ristorante italiano scelto dal mago per l’occasione.
Bargnani e Belinelli ci aspettano : la sera passa piacevolmente mangiando italiano e chiacchierando con le stelle del basket italiano, che sono due ragazzi della mia età, che però giocano nel campionato di basket più bello del mondo…
Si parla di treviso, della fortitudo…ma anche dell’andrea costa imola che porto sempre nel mio cuore.
Si spazia parlando di cosa facciamo noi, 2 ingegneri a Bologna, e cosa fanno B&B in America.
Tanti aneddoti divertenti, la discussione si infuoca quando si arriva al calcio e alla Lazio, la squadra di Andrea.
Al tavolo c’è anche un giornalista Gazzetta e la domanda che nasce spontanea è come mai la C2 abbia più spazio del basket…e una risposta convincente fino in fondo non arriva.
La serata finisce con una pseudo intervista doppia Bargnani Belinelli che magari tra un po’ vedrete in rete o in tv.
Mi viene regalato un pallone autografato dalla coppia d’ora: da conservare con cura….
La prima giornata a Toronto finisce qui….assolutamente non male come inizio!

06 novembre 2007

He Is back

E' tornato? Chi, MJ?
No, la mitica imitazione di Gasparri di Neri Marcorè.
Era da un pezzo che non si vedeva, e torna con il meglio di sè.
Il Ministerio della Geografia è il mio obiettivo dell'anno.

01 novembre 2007

10 cose da fare a New York

Se per caso passate dalla Grande Mela eccovi un simpatico elenco di 10 cose da non perdere.

  1. Un giretto all'86esimo piano dell'Empire State Building quando è calato il sole e lo skyline si ullimina a giorno.....da brividi

  2. Una serata a Broadway a vedere un musical...uno spettacolo meraviglioso.

  3. Una partita NBA, magari anche in trasferta nel New Jersey, per vedere come si traforma un match di basket in uno spettacolo
  4. Una crociera attorno a Manhattan per rendervi conto che alla fine è solo un'isoletta...e per vedere da vicino Miss Liberty


  5. Un giro a Central Park....a far finta di correre una maratona

  6. Un tour dei musei: Metropolitan, Natural History, MOMA, Guggenheim

  7. Attraversate il ponte di Brooklyn direzione Manhattan e ponetevi la fatidica domanda: ma è nato prima il ponte o prima le celebri gommine?

  8. Datevi al folle shopping per la Fifth Avenue,all'NBA store, da Macy's e da 21st Century

  9. Perdetevi passeggiando senza meta per Soho, Nolita o al Village....non sembra di essere a NY, ma è ugualmente meraviglioso!

  10. Perdete lo sguardo tra le folli luci di Times Square....e capirete forse in che razza di posto siete finiti